Anche nel 2016, come nel biennio precedente, il mercato del lavoro dell’Unione europea si conferma in lieve ripresa. Le persone occupate di 15 anni e più sono cresciute nell’ultimo anno di circa 3,4 milioni (+1,6 per cento), mentre il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni sale al 66,6 per cento (+1,0 punti percentuali). Dopo otto anni il numero degli occupati ha superato, per la prima volta,
il livello pre-crisi e il tasso di occupazione è superiore di 0,9 punti percentuali sul
2008. La ripresa riguarda allo stesso modo l’Unione monetaria (Uem), dove nel 2016
il tasso di occupazione è salito al 65,4 per cento (+0,9 punti percentuali sul 2015). Rispetto al 2008 gli occupati nella Uem sono però ancora 602 mila in meno. Nella media dei paesi Ue, l’incremento del tasso di occupazione nel corso dell’ultimo anno interessa sia gli uomini sia le donne (+1,0 punti per entrambe le componenti). Per effetto dell’andamento più sostenuto della componente femminile, tra il 2008 e il 2016 si è progressivamente ridotto il divario di genere nei tassi di occupazione, che si è stabilizzato nell’ultimo biennio a 10,4 punti percentuali (dai 13,7 del 2008). In alcuni paesi, tuttavia, le distanze restano elevate: è il caso dell’Italia, in cui nel 2016 il divario è di 18,4 punti (erano 22,9 nel 2008).
Per il terzo anno consecutivo scende il tasso di disoccupazione nell’Unione europea, e per il secondo, anche in Italia. Il tasso di disoccupazione della Ue si attesta all’8,6 per cento (dal 9,4 del 2015), pur rimanendo ancora superiore di 1,6 punti a quello del 2008. Complessivamente, nell’ultimo anno il bacino dei disoccupati si riduce di circa 2 milioni, pur rimanendo superiore di 4,3 milioni al valore del 2008.
La riduzione del numero dei disoccupati e del tasso di disoccupazione ha interessato quasi tutti i paesi della Ue. Il tasso di inattività della popolazione tra 15 e 64 anni si riduce nella media europea sia in confronto all’ultimo anno (-0,4 punti percentuali) sia rispetto al 2008 (-2,2 punti). In Italia la riduzione del tasso di inattività nell’ultimo anno è più consistente, ma il nostro Paese continua a essere il primo per incidenza della quota di popolazione tra 15 e 64 anni fuori dal mercato del lavoro (il 35,1 per cento, a fronte del 27,1 della media Ue).
La ripresa dell’occupazione nell’Unione si concentra nei servizi. Nell’ultimo anno, nella media Ue, l’occupazione cresce soprattutto negli alberghi e ristorazione, nei servizi professionali, scienti ci e tecnici, nei trasporti e magazzinaggio e nell’informazione e comunicazione. In confronto al 2008 le costruzioni, le estrazioni minerarie, l’agricoltura e la manifattura sono i settori con le maggiori perdite relative, con una riduzione di 9,2 milioni di occupati nel complesso. Viceversa, i settori che registrano i maggiori incrementi relativi sono i servizi professionali, scienti ci e tecnici, i servizi amministrativi
e di supporto alle imprese, la sanità e assistenza sociale e gli alberghi e ristorazione.
Tasso di occupazione 15-64 anni e occupati 15 anni e più per caratteristiche - Anni 2008, 2015 e 2016 (valori percentuali e variazioni in punti percentuali, valori assoluti in migliaia, variazioni assolute e percentuali)
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, Eurostat, Labour force survey